lunedì 19 gennaio 2015

La storia della musica italiana




La musica italiana spetta un posto centrale nella storia di musica del mondo. Infatti il suo influsso e' assai grande sullo sviluppo della vita musicale europea. Nel corso di secoli partirono tutte le azioni musicali dall'Italia. Le cause di cio' risiedono nelle pecularità storiche, nonche' nella naturale propensione musicale del popolo italiano.
Nel basso medioevo la musica italiana fece un ruolo decisivo nell'organizzazione del rito musicale della liturgia.
La musica del medioevo fu prevalentemente di carattere religioso. 
Nel Quattrocento porto' la frottola una ulteriore ascesa musicale. Cosí si chiamo' le varie canzoni popolaresche. 
Nella musica del Cinquecento copro’ un ruolo rilevante la lira, lo strumento piu’ diffuso di quell'epoca. 
Nel corso del Cinquecento sboccio’ un ramo fertile del canto polifonico nel campo del madrigale, che passo piu’ mute di stile. Nel Seicento la letteratura di violino. Dalla vita musicale del Settecento sono da menzionare due grandi sinfoniste: l'Antonio Vivaldi e Giovanni Battista Sammartini
Lo strumento nuovo dell'epoca nuova fu il pianoforte.
Come un genere autonomo si formo’ l'opera comica italiana, cioe’ l'opera buffa nella cerchia dei maestri napoletani. Le sue premesse furono trovabili anche le prime opere seriose, nelle forme di scene comiche, interludi e parodie. Il modello d' internazionale del genere nacque nel 1733, con La serva padrona di Pergolesi, poi incontro successi grandissimi nelle opere di Pergolesi, Piccini, Paisiello, Cimarosa e infine di W.A. Mozart.
La letteratura operistica della prima meta’ dell'Ottocento e’ stato dominato dalla grande figura di Gioacchino Rossini. Il suo primo lavoro brillante, Il Barbiere di Sevilla, sono stati seguiti da una intera serie dell'opere: dall'Otello, Cenerentola, Gazza Ladra, Conte d'Ory, Semiramide e poi il Guglielmo Tell, rammentato come la sommita’ della sua arte. Accanto al Rossini, le rappresentanti rilevanti della letteratura operistica italiana erano: Gaetano Donizetti e Vincenzo Bellini.
Il sommo compositore italiano, Giuseppe Verdi incontro’ il suo primo grande successo nel 1842 a Milano con il Nabucco, dalla musica della quale si sente l'esaltato entusiasmo patriotico dell'epoca. La sua arte dal Rigoletto ha pervenuto attraverso al Trovatore, Traviata, Un ballo in Maschera, La sforza del destino, Don Carlos e Aida (menzionando soltanto quelle piu’ note) all'Otello e al Falstaff, a questi due lavori meravigliosi della letteratura operistica.
Il compositore spiccato del termine dell'Ottocento era Giacomo Puccini. Le sue opere popolari (Manon Lescaut, Tosca, Madama Butterfly, Gianni Schicchi, La Boheme, La fanciulla del West, Turandot...) incontrarono successi senza precedenti.






Strumenti
La Zampogna:


La zampogna è diffusissima in Calabria, pur essendo presente in tutta la musica popolare europea, e la incontriamo durante le feste paesane, i pellegrinaggi, le manifestazioni folkloristiche e in tante occasioni religiose e profane.Il suono dolce della zampogna è dato dalle canne che essa presenta e da una sacca di pelle (otre) che serve come deposito di aria. In Calabria le zampogne sono a quattro o a cinque canne; l'otre è ricavata dalla pelle di pecora o capra e la sua dimensione è proporzionale a quella delle canne. Se ne trovano in Calabria di quattro tipi: surdulina, a chiave, a paro, moderna. 

Le Castagnette:
Sono composte da due parti concave di legno spesso ottenute da legno di limone tenute assieme da un pezzo di cordoncino che le unisce tramite buchi praticati nella parte superiore. In molte zone della Campania si fa tuttora differenza tra la castagnetta “maschio” che viene impugnata dalla mano destra, e la castagnetta “femmina” impugnata dalla sinistra. Le castagnette sono suonate dai danzatori per scandire il tempo durante il ballo sia della tammurriata che di alcune forme di tarantella. Sono di legno di ulivo, limone o arancio.


Lo Scetavaiasse (o violino dei poveri):


Consiste in un asse di legno che si appoggia alla spalla come un violino, e in una canna dentata, munita di dischetti di latta che, percorrendo l'asse come un archetto, emette un suono composito provocato dall'urto della dentellatura sul legno e dal tintinnìo dei dischetti.

Il Triccaballacche:


Generalmente impiegato per l’accompagnamento della tammurriata, è composto di tre martelletti di legno uniti in basso su una base di legno. Il martello centrale è fisso, mentre i laterali sono snodati in modo da agire liberi contro quello centrale. Esso viene appunto suonato battendo i martelletti laterali su quello centrale e il suono che ne deriva è accompagnato dallo stridere dei sonagli dislocati lungo i tre martelletti. Come per il putipù, viene generalmente impiegato per accompagnare il ritmo nell’esecuzione della tammurriata.


Il Friscaletto:


Il Friscaletto (fràutu, fischiettu, frischiettu, faraùtu o vescot) è uno strumento musicale a fiato, di origine greca, ricavato dalla sezione di una canna mediterranea, tagliata prima e dopo due nodi. Ha una lunghezza variabile dai 12 ai 30 cm, e un diametro di circa 1 o 2 cm. Lungo la canna vengono praticati sette fori principali, più altri due , piccolini, nella parte posteriore, per lo sfiato.

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